Se Cristo è risorto, perché scegliamo ancora Barabba?

Nei giorni della passione di Cristo che abbiamo appena vissuto ci è stata riproposta la drammatica scelta tra Gesù e Barabba. L’alternativa non è solo tra due persone agli antipodi, ma tra due differenti visioni del mondo e, soprattutto, tra due atteggiamenti diametralmente opposti di fronte all’ingiustizia.
Barabba è l’uomo che vuole combattere l’occupazione romana con l’uso delle armi. Nei vangeli viene definito un brigante e si riporta che è stato arrestato per aver provocato una sommossa e per omicidio.
Egli risponde al male con il male, anzi, quando può restituisce il doppio. Ritiene che il linguaggio della forza sia l’unico che gli uomini conoscano e invita ad armarsi per cacciare l’invasore.
Gesù invece chiede di amare i propri nemici e di fare del bene a coloro che odiano, proprio come ha fatto lui stesso. Egli non ammette la violenza neanche quando i suoi discepoli vogliono usarla per difendere la sua vita e dichiara che chiunque ferisce di spada, perisce di spada. Gesù porge l’altra guancia e proclama beati gli operatori di pace.
Riflettendo su tutto questo, anche coloro che frettolosamente pensano che di fronte a Pilato avrebbero scelto Gesù e non Barabba, probabilmente dovranno ricredersi.
Ancora oggi Barabba riesce a convincere molti che non c’è spazio per la diplomazia, il dialogo, la mediazione. Nella narrazione di Barabba c’è sempre un cattivo che vuole fare del male ai buoni e che i buoni sono sempre tali, anche quando si comportano esattamente come il cattivo. Come il loro “messia”, anche i seguaci di Barabba non possono che spingere per il riarmo, plaudire all’aumento delle spese militari.
Noi cristiani e francescani siamo convinti che l’insegnamento di Cristo è l’unica via di salvezza, o di sopravvivenza, per l’umanità. Cristo, lo sconfitto, è risorto, è vivo, è vincitore.
Possiamo dunque rovesciare la richiesta dei giudei che a Ponzio Pilato chiedevano di liberare “non Gesù, ma Barabba”.
E rivolgiamo a Dio la nostra preghiera perché il suo messaggio d’amore possa finalmente trionfare sulla violenza e sulla guerra: «Riconosciamo il tuo amore di Padre quando pieghi la durezza dell’uomo, e in un mondo lacerato da lotte e discordie lo rendi disponibile alla riconciliazione. Con la forza dello Spirito tu agisci nell’intimo dei cuori, perché i nemici si aprano al dialogo, gli avversari si stringano la mano e i popoli si incontrino nella concordia. Per tuo dono, o Padre, la ricerca sincera della pace estingue le contese, l’amore vince l’odio e la vendetta è disarmata dal perdono».

Se Cristo è risorto, perché scegliamo ancora Barabba?ultima modifica: 2022-05-15T21:48:13+02:00da ruggierodoronzo
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