La conversione di san Francesco

   L’esperienza di conversione vissuta dai santi è, per ogni cristiano, un modello paradigmatico da tenere presente. Tra i grandi convertiti della storia del cristianesimo, Francesco d’Assisi ha un posto eminente. Credo che tutti abbiate sentito parlare, in qualche modo, dell’esperienza singolare di questo giovane benestante della provincia umbra che, ad un certo punto, rinuncia ad ogni ricchezza per seguire da povero il Cristo povero.

   Pochi mesi prima della sua morte, ripercorrendo idealmente il percorso della sua vita, Francesco dettò il suo testamento spirituale del quale riporto l’inizio: «Il Signore dette a me, frate Francesco, d’incominciare a fare penitenza così: quando ero nei peccati, mi sembrava cosa troppo amara vedere i lebbrosi; e il Signore stesso mi condusse tra loro e usai con essi misericordia. E allontanandomi da essi, ciò che mi sembrava amaro mi fu cambiato in dolcezza d’animo e di corpo. E di poi, stetti un poco e uscii dal mondo». Quelle di Francesco sono parole semplici e sincere che rivelano anche dinamiche spirituali sempre valide. Francesco dice che il Signore, nella sua grande misericorsia, gli concesse di iniziare un cammino di conversione (incominciare a fare penitenza) poiché egli era “nei peccati”. Il segno della sua immersione nel peccato, Francesco lo rintraccia nella repulsione che avvertiva verso i lebbrosi. In fondo i lebbrosi gli facevano da specchio e in essi egli vedeva la sua anima e ne provava ribrezzo. Allo stesso tempo era incapace di andare verso gli altri, chiuso com’era nel suo egoismo. Ma il Signore permette che Francesco si scontri con ciò che detestava (ciò che gli sembrava amaro) e non possa più scappare dal fare una riflessione esistenziale. Chi sono io? Perché sono infelice? Cosa vuole Dio da me? Sono alcune delle domande che Francesco inizia a porsi. La sua meraviglia è che le risposte a queste domande arrivano in una forma inconsueta: ciò che mi sembrava amaro mi fu cambiato in dolcezza di anima e di corpo. E questa esperienza dell’amore di Dio gli permetterà di iniziare una vita nuova (uscii dal mondo).

   L’augurio per tutti è che questa quaresima sia anche per noi l’inizio di una vita nuova, e il Signore anche nella nostra vita trasformi ciò che ci sembra amaro (perdonare, fare il bene, lasciare i vizi ecc.), in dolcezza di anima e di corpo.

   Il vostro affezionatissimo fra Ruggiero Doronzo.

La conversione di san Francescoultima modifica: 2009-03-21T15:34:00+01:00da ruggierodoronzo
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