San Francesco e il perdono

   Il tema della confessione che insieme a voi, amici lettori, tratto in questa rubrica dell’Ora del Salento, oggi ci fa incontrare l’insegnamento di san Francesco. Ogni persona santa sviluppa in pienezza l’amore nelle due dimensioni, quella verticale e quella orizzontale, che esprimono l’amore per Dio e la carità verso i fratelli. Il frate di Assisi ha mostrato al mondo che è possibile amare Dio con tutta la mente, con tutto il cuore e con tutte le forze fino a diventare un alter Christus. Egli ha anche mostrato che è possibile amare il prossimo come si ama se stessi, senza distinguere i buoni dai cattivi o i giusti dai peccatori.

   Un giorno un ministro (uno dei collaboratori di san Francesco che aveva la responsabilità di alcuni frati), si rivolse al Serafico Padre per chiedere consiglio su alcune questioni. Il ministro era molto scoraggiato per il cattivo comportamento dei frati e voleva dimettersi per vivere una vita più tranquilla. Nella risposta che Francesco dà al suo collaboratore, divenuta famosa col nome di Lettera ad un ministro, innanzitutto cerca di confortarlo con l’invito a ritenere una grazia ogni sorta di avversità. Poi frate Francesco chiede al ministro di amare tutti coloro che il Signore gli mette accanto, senza pretendere che diventino cristiani migliori.

   A questo punto il santo di Assisi scrive un’esortazione piena di amore, di poesia e di verità evangelica: «In questo si riconoscerà se tu ami il Signore: che non ci sia alcun fratello al mondo, che abbia peccato, quanto è possibile peccare, che, dopo aver visto i tuoi occhi, non se ne torni via senza il tuo perdono, se egli lo chiede; e se non chiedesse perdono, chiedi tu a lui se vuole essere perdonato. E se, in seguito, mille volte peccasse davanti ai tuoi occhi, amalo più di me per questo: che tu possa attrarlo al Signore; ed abbi sempre misericordia per tali fratelli».

   Queste parole di san Francesco non hanno bisogno di commento, e credo che noi confessori dovremmo non solo scriverle nel confessionale, ma dovremmo anche meditarle spesso. L’assoluzione, infatti, prima ancora che una formula, è uno sguardo di con-passione e di misericordia verso il fratello.

   Il vostro affezionatissimo fra Ruggiero Doronzo.

San Francesco e il perdonoultima modifica: 2009-09-19T16:11:00+02:00da ruggierodoronzo
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