La conversione

Nel tempo di quaresima si fa pressante l’invito alla conversione che il Signore ci rivolge attraverso la liturgia e le letture bibliche. Tra le parabole evangeliche che maggiormente mettono in risalto l’atteggiamento di conversione c’è quella del “figliol prodigo”, detta anche del “padre misericordioso”. Sicuramente è una parabola conosciuta da tutti i lettori.

Su due elementi vorrei attirare la vostra attenzione. Il primo è che, pur potendone fare a meno, aspettiamo di “toccare il fondo” prima di renderci conto che abbiamo sbagliato. Anche il giovane di cui parla il Vangelo, non diversamente da noi, ha bisogno di sperimentare il degrado della sua vita e la perdita di ogni bene materiale e spirituale, prima di decidersi a cambiare strada. Quando commettiamo dei peccati lo facciamo perché, provocati dal Maligno e sospinti dalla superbia, dall’orgoglio o dalle passioni, siamo convinti di fare la cosa migliore, ma ben presto ci accorgiamo che non è proprio così. Tuttavia non abbiamo subito il coraggio, la forza, o non sentiamo la necessità di ravvederci. Ecco, purtroppo, che solo toccando il fondo dell’amarezza, dell’insoddisfazione e dell’angoscia riusciamo a trovare la spinta per rialzarci. E se il Signore, suo malgrado, permette tutto questo, è sicuramente per il nostro bene. Anzi il Signore stesso, come mediteremo nel sabato santo, è disposto a scendere con noi negli inferi per poterci tirare fuori da quella situazione esistenziale.

Il secondo elemento, che permette al “figlio prodigo” il ravvedimento, è il ricordo. Egli ricorda come si stava bene nella casa paterna. Egli ricorda i tanti momenti belli e quanto amore aveva per lui suo padre. Ricorda e si mette in cammino sulla strada del ritorno a casa.

Riflettere su questi due elementi della parabola ci aiuta nel nostro itinerario di conversione. Se abbiamo toccato il fondo dell’amarezza, ricordiamoci che abbiamo un Padre misericordioso che ci aspetta. Se ancora non lo abbiamo toccato, dobbiamo per forza raggiungerlo prima di ravvederci? Date voi stessi una risposta.

Il vostro affezionatissimo fra Ruggiero Doronzo.

 

La conversioneultima modifica: 2010-03-13T14:44:00+01:00da ruggierodoronzo
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