Il grande paradosso

Il paradosso è una affermazione o una legge fisica che sembra contraria all’opinione comune o alla verosimiglianza e perciò appare sorprendente o incredibile ma che, all’esame critico, si dimostra valida. Ebbene, cosa c’è di più paradossale della Pasqua? I cristiani affermano con certezza che un uomo flagellato, martoriato e ucciso è risorto e vive. Si tratta di un’affermazione contraria all’opinione comune e alla verosimiglianza, incredibile e sorprendete, che solo un’esame critico può dimostrare vera.

Quali sono, dunque, le prove per affermare la verità della resurrezione di Cristo?

Secondo i criteri della scienza, ogni affermazione deve poter essere verificata da altri studiosi, così come ogni esperimento deve peter essere ripetuto. Per ciò che riguarda la resurrezione di Cristo, dobbiamo credere che sia stato un evento unico e irripetibile? Abbiamo qualche modo di poterlo verificare in altri contesti?

Gli elementi che caratterizzano la resurrezione di Cristo, così come descritti dagli apostoli, sono due: il ritorno alla vita e la capacità di amare e perdonare tutti, persino i suoi carnefici e i suoi traditori.

Questi elementi possono essere riprodotti in un qualche laboratorio? Certamente sì!

È la propria vita il laboratorio nel quale sperimentare la verità della Resurrezione. Difficilmente si potrà credere alla resurrezione di Cristo se non si è sperimentato, nella propria esistenza, che la fede in Lui permette di riprodurre le caratteristiche del Risorto.

In altri termini la fede può far ritornare alla vita in diversi modi: salvando da una depressione, ridando la gioia di vivere, indicando il senso e la direzione dell’esistenza, facendo sopportare serenamente avversità e tribolazioni. Tante persone hanno sperimentato di essere morte spiritualmente e di essere tornate in vita, di essere perdute e di essere state ritrovate (cfr Lc 15,32).

L’altra caratteristica del Risorto è la capacità di amare. Se è vero quato affermato dalla sacra Scrittura, cioè che nell’uomo l’incapacità di amare deriva dalla paura della morte (cfr Eb 2,14-15), allora la certezza di poter risorgere permette l’amore incondizionato. Lo sostiene anche san Giovanni: «Noi sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli. Chi non ama rimane nella morte» (1Gv 3,14).

Dunque, se le persone ritornano alla vita, alla pace, alla gioia e hanno la capacità di amare queste sono le prove inconfutabili non solo che l’uomo crocifisso a Gerusalemme è risorto, ma che il suo spirito è ancora vivo e operante ed entrando nella vita di una persona la trasforma. Il paradosso risulta così verificato. Sperimentare per credere e credere per sperimentare.

Il grande paradossoultima modifica: 2015-07-20T22:34:34+02:00da ruggierodoronzo
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